Lampedusa e la VII arte - parte seconda


Lampedusa e la VII arte - parte seconda

Respiro film LampedusaContinuando a parlare della filmografia a vario titolo collegata a Lampedusa ci imbattiamo in un cortometraggio del 2015 per la regia di Philip Cartelli e Mariangela Ciccarello che, seppur intitolato “Lampedusa”, invece non parla affatto dell’isola delle Pelagie ma racconta della famosa “Isola Ferdinandea” emersa nel 1831, a seguito di attività vulcanica, a qualche chilometro dalla costa meridionale della Sicilia. Immediatamente diventata un caso internazionale con la disputa relativa alla sovranità, l’isola stessa risolse il problema riducendosi in circa sei mesi, grazie all’azione erosiva delle onde, ad una sorta di scoglio semi emerso.
Ancora sul tema della migrazione è l’opera di Andrea Segre “A sud di Lampedusa”, realizzata in collaborazione con Stefano Liberti e Ferruccio Pastore ’ ha partecipato alle selezioni di diversi festival/premi imperniati sull’argomento: di fatto è un documentario della durata di 31’ girato nel deserto del Sahara che racconta le storie di chi fugge dal proprio paese sia per scelta che per disperazione.
“Lampedusa d’inverno” è un lungometraggio del giovane regista austriaco Jacob Brossmann, presentato al Festival del Film di Locarno nell’edizione del 2015 e racconta la realtà della convivenza tra migranti e cittadini dell’isola comunque uniti nell’afrontare le difficoltà del vivere ai confini d’Europa.
Senz’altro con un piglio più leggero è il film “L’ultima estate”, una commedia del 2009 con la regia di Eleonora Giorgi, in cui l’isola è palcoscenico delle vicende amorose di due ragazzi.
Ma Lampedusa ha fatto anche da set per alcune scene del famoso film del 2016 di Gennaro Nunziante, interpretato da Checco Zalone “Quo vadofi”.
Un’opera che ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria alla 68ma Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia è il film drammatico “Terraferma” del 2011, per la regia di Emanuele Crialese ed interpretato, fra gli altri, da Donatella Finocchiaro, Giuseppe Fiorello e Mimmo Cuticchio. Racconta l’intreccio di vite tra migranti ed isolani, lo scontro tra le regole della legge e il senso di pietà ed accoglienza insito nell’uomo sullo sfondo della tragedia dei naufragi di migranti, da specificare però che il film, in effetti, è stato girato sull’isola di Linosa.
Conclude questa breve rassegna sulle opere cinematografiche a vario titolo collegate a Lampedusa il film del 2002 “Respiro” di Emanuele Crialese, interpretato da Valeria Golino. Il film, drammatico, con una fotografia che rende piena giustizia ai bellissimi paesaggi di Lampedusa, non racconta della tragedia dei migranti ma della tragedia personale di una donna che non riesce a trovare nell’ambiente che la circonda una sua dimensione personale.  Il film è stato premiato ai “Nastri d’Argento” ed ha ottenuto una candidatura al Festival di Giffoni.
Non possiamo quindi non concludere ricordando che Lampedusa, seppure palcoscenico di opere cinematografiche legate alle tragiche cronache di
questi ultimi anni, è stata anche interprete di film legati alla sua intrinseca bellezza e peculiarità isolana.