Lampedusa ha un’antica tradizione di accoglienza, negli ultimi tempi balzata dolorosamente alla cronaca, ma è un’accoglienza che ha radici nel cuore, nell’animo forte di questi isolani temprati dal mare e dal vento, dalla consapevolezza che, in questo lembo d’Italia più a sud dell’Africa, niente è regalato ma tutto è vissuto.
Non solo dormire o godere della sua natura quindi, ma prima ancora di dormire, cominciare a sognare con i suoi tramonti ed anche ascoltarne la notte, i suoi suoni per lasciarsi cullare, aspettare l’alba: che privilegio poter ammirare sul mare entrambi i momenti più intensi del giorno...ci potremmo sentire tutti un po’ “Piccolo Principe” e, per una volta nella vita, ascoltare i ritmi del giorno e della notte, del mare e del vento, i battiti del nostro cuore, i fruscii della nostra anima ed il ritmo dei nostri pensieri liberi dalle pastoie: sono certa che il pilota e scrittore Antoine de Saint Exupery - scomparso nei cieli d’africa - si sarebbe trovato a suo agio in quest’isola magica: chissà che non l’abbia sorvolata durante la guerra....
Ma torniamo a noi, alla nostra vacanza, al nostro presente: una delle tante bellezze di Lampedusa è che quest’isola, per fortuna, non si è fatta “corrompere” dalle mode e dal desiderio di emergere e quindi è rimasta un’isola a portata di tutti: alberghi di lusso e camere in b&b semplici, ce ne è per tutti i gusti e ognuno potrà trovare il tipo di sistemazione che più gli è congeniale e poi via, a goderci questo lembo di paradiso avventurandoci, perché no, anche nel suo interno.
La sua superficie, di soli 20 chilometri quadrati circa, si presta ad essere scoperta passo dopo passo, con lunghe passeggiate fra strade e trazzere - le tipiche strade sterrate così chiamate in dialetto: non sono passeggiate troppo impegnative perché l’isola è prevalentemente pianeggiante e la brezza marina che spira di continuo riesce a mitigare anche le giornate più calde, purchè il vento non sia lo scirocco, respiro d’Africa e, se anche volessimo salire sul suo punto più alto, “Albero Sole”, toccheremo 133 metri sul livello del mare: un’ascensione in fondo alla portata di tutti ma non dimentichiamo che, nonostante la brezza, dobbiamo comunque proteggerci dal sole a picco: siamo in Italia ma non facciamoci trarre in inganno perché siamo più a sud di Tunisi. Nel nostro girovagare potremo imbatterci nei resti di qualche dammuso oppure avvistare qualcuno degli uccelli migratori che di Lampedusa hanno fatto la loro tappa preferita.
Lampedusa ha molto altro da ofirire oltre al suo spettacolare mare, approfittiamone per godercela tutta.