Confessiamolo: chi di noi non vorrebbe, per una volta, essere fra i protagonisti di quei telefilms dove questi incredibili mammiferi sono gli attori principali. Per me, che non sono più giovanissima, l’idolo è rimasto l’indimenticabile Flipper che, al tempo, ebbe anche il merito di suscitare la mia curiosità verso il mondo marino e di avvicinarmi ad una sensibilità e consapevolezza allora forse ancora poco comuni. Sicuramente Lampedusa, con le Pelagie tutte, è uno dei luoghi principe in Italia dove poter soddisfare la propria curiosità in merito e non solo verso i delfini ma anche nei confronti di altri magnifici mammiferi marini, le balene. Ma torniamo ai delfini: nel mare attorno a Lampedusa non è difficile avvistarne dei branchi e la cosa interessante è che ve ne transitano diverse specie. Come tutti sappiamo i delfini sono mammiferi marini - quanta confusione ci ha ingenerato da bambini questa diversa classificazione fra pesci e mammiferi - appartenenti all’ordine degli Odontoceti: niente paura, quest’ultimo termine, in buona sostanza, ci vuole solo indicare che sono provvisti di denti, a differenza di altri cetacei che hanno i fanoni. Dei delfini esistono due diverse famiglie: quella dei delfini di mare e quella dei delfini di fiume, di certo più rari e di minori dimensioni. Nelle due famiglie esistono poi diverse specie ma il termine delfino è entrato nel lessico comune generale. Nel mare di Lampedusa gli avvistamenti non sono rari anzi, le specie più presenti sono il Delfino comune (Delphinus delphis), la Stenella (Stenella courulealba) ed il Tursiope (Thursiops truncatus). Assolutamente interessante è immaginarseli, più di cinquanta milioni di anni fa, mentre con piccoli arti posteriori sguazzavano nelle paludi o negli estuari dei fiumi, qualcosa di molto diverso dagli attuali cetacei! La loro evoluzione ha aggiunto, se possibile, ancora più fascino a questi animali il cui cervello, fra l’altro, ha una corteccia molto complessa, simile a quella umana e i cui comportamenti, incluse le comunicazioni fra individui che non si limitano ai suoni od ultrasuoni emessi ma anche a schemi di movimento, presentano aspetti assolutamente interessanti per la ricchezza del vocabolario. Sin dall’antichità questi mammiferi hanno goduto di una considerazione particolare poiché considerati più intelligenti di altri mammiferi, per non parlare dei pesci, e questo ha fatto sì che entrassero, a pieno titolo, nella mitologia dell’epoca. Considerato personificazione dell’acqua è sempre stato considerato un essere divino o, comunque, vicino agli dei. Simbolo amico per gli uomini venne citato anche da Dante nell’Inferno (canto XXII 19-21) nella sua veste di amico dei marinai poiché in grado di avvertirli del mal tempo imminente. Come dicevo, oggigiorno tutti noi guardiamo ai delfini con simpatia ed il fatto che a Lampedusa, usufruendo dei tanti battelli attrezzati, ci sia la possibilità di fare la loro conoscenza più o meno da vicino, rappresenta senz’altro un ulteriore valore aggiunto a quanto di bello quest’isola ha da offrire.