Lampedusa dovrebbe essere d’esempio per ogni luogo, paese o città piccola o grande della nostra splendida Italia. E dev’essere motivo d’orgoglio per i suoi cittadini che esista una realtà come l’ Archivio Storico di Lampedusa: un’associazione culturale di grande spessore. Personalmente sono sempre positivamente colpita dall’amore per la cultura e per i propri luoghi, dall’intraprendenza dei singoli cittadini, dalla capacità di creare interesse e stimolare la crescita intellettuale. Ecco, tutto questo è l’associazione “Archivio Storico di Lampedusa”. Fa ancora più piacere quando attività così legate all’amore per la propria terra assumono connotazioni culturali in un luogo che, a prima vista, sembrerebbe votato e “limitato” al turismo ed all’accoglienza...di qualsiasi genere. Certo è facile fermarsi alla bellezza dei luoghi, come non rimanere affascinati da blu del mare, dalla trasparenza dell’acqua, dal mistero delle sue grotte o dall’incanto della spiaggia dei conigli o dai molti altri luoghi d’incontaminata bellezza ma...per parafrasare una vecchia canzone:”oltre alle spiagge c’è di più” e questo di più è egregiamente rappresentato dall’Archivio Storico di Lampedusa, peraltro mia personale fonte di ispirazione ed a cui debbo gran parte delle mie ricerche. Costituito nel 2013 si tratta di un’Associazione Culturale senza scopo di lucro ed è subito partita “in quarta” promuovendo varie attività di sensibilizzazione e cominciando a coinvolgere i ragazzi delle scuole medie. Il suo vulcanico presidente, Antonino Taranto, è infaticabile e le attività ormai non si contano più: quaderni su vari argomenti, tavole rotonde, mostre fotografiche e didascaliche, insomma davvero tanto per preservare la storia di Lampedusa e promuovere sempre di più la valorizzazione dell’isola. Se decidete di passare le vacanze sull’isola ritagliatevi un pò di tempo, un bel pò a mio parere, per visitare la sua sede e prima, magari, surfate sul web alla ricerca del sito: fruibile e molto interessante. E la voglia di crescita e di cultura è così forte a Lampedusa che, nonostante si viva ai tempi di internet, ha saputo generare un’ interessante iniziativa dedicata ai libri ed alla lettura principalmente per bambini e ragazzi. Con il contributo e lo stimolo della fondazione Ibby Italia, dal lontano 2011/12, si è cominciato a raccogliere volumi donati da tutt’italia ed ogni anno, pur non avendo una sede vera e propria, sono stati organizzati “campi” dove i libri, la lettura, la fruizione sono stati punto focale: con un’occhio di riguardo ai c.d. “silent books”, libri dove le immagini si sostituiscono alle parole abbattendo così ogni barriera culturale e, nelle more della sede, si è attivato anche il prestito dei volumi. La sede vera e propria si è materializzata finalmente nel 2017 ed ha rappresentato il coronamento di un percorso di carta che ha dimostrato come i libri possano e debbano essere i mattoni del cammino di ogni essere umano perchè la cultura è senza barriere. Lampedusa ha saputo dare ancora lezioni a tutti noi!