Indipendentemente dalla religione che professiamo è senz’altro interessante, parlando di Lampedusa, soffermarsi sull’importanza della fede nei confronti di Maria di Nazaret, ovvero la madre di Gesù.
Questo aspetto della fede cristiana ha dato vita, attraverso vicende più o meno romanzesche e/o romanzate, ad un singolare binomio che vede a Lampedusa un piccolo Santuario dedicato alla Madonna di Porto Salvo, toponimo che senz’altro ci riporta all’importanza del credo religioso presso i popoli di mare - basti anche pensare a quante barche da pesca sono battezzate con nomi di santi - ed a Castellaro, in provincia di Imperia, il Santuario di Nostra Signora di Lampedusa.
Ma cosa ci fa in Liguria un Santuario dedicato alla Madonna di Lampedusa? È presto detto: è la realizzazione di un voto espresso da tal Andrea Anfossi o Anfosso, marinaio di Castellaro che, e qui la storia si fa un po’ confusa, prigioniero sin dal 1561 dei pirati saraceni a bordo di una loro nave, nel corso della navigazione approfitta di una tappa all’isola di Lampedusa per fuggire: siamo tra il 1500 ed il 1600 e sappiamo che l’isola, all’epoca, era punto di rifugio ed approvvigionamento per tutti coloro che navigavano nelle acque del mediterraneo.
Come fu o come non fu, si racconta che il prode Andrea, che a casa sua pare fosse detto “il gagliardo”, scappi e si rifugi all’interno dell’isola imbattendosi, nel suo girovagare, in una grotta dove era esposta una tela raffigurante la Madonna di cui, prontamente, si impossessa utilizzandola come vela per l’imbarcazione di fortuna , ricavata da un tronco d’albero, con la quale avrebbe successivamente preso il mare fino a far ritorno nella natia Liguria.
Senza bisogno di rifletterci molto la storia appare senz’altro inverosimile o, almeno, imprecisa e romanzata: in primis perché gli schiavi sulle navi erano tenuti alla catena e, quindi, se l’Anfossi ebbe l’opportunità di sbarcare si deve dedurre che, nel frattempo, avesse rinnegato la fede cristiana - senonaltro per questioni di sopravvivenza - e fosse quindi fra quelli “abilitati” a scendere a terra a vario titolo; poi viene da chiedersi come la Madonna potrebbe aver accordato la sua protezione ad uno che, senza ombra di dubbio, si può considerare un ladro che avrebbe depredato un suo altare; per finire, oltrettutto senza essere marinai esperti, appare chiaro che una traversata simile con mezzi di fortuna è, quantomeno, improbabile.
La storia appare comunque interessante nella sua valenza antropologica e la connessione fra due luoghi così distanti già in epoche così remote, appare un segnale del ruolo di Lampedusa come porta d’Europa.