Lampedusa, l’idea di isola per eccellenza, persa nel mediterraneo, lontana da raggiungere, rappresenta, nell’immaginario collettivo, l’archetipo dell’isola e di tutto ciò che, emotivamente, all’idea di “isola” è connesso.
Chi di noi, almeno una volta nella vita, non ha detto a se stesso, o forse solo pensato: “ mollo tutto e mi rifugio su di un isola in mezzo al mare”?
Quest’idea di abbandono del tutto e dal tutto, quest’idea di fuga lontano dalla realtà quotidiana, trova la sua realizzazione a Lampedusa più che in ogni altra isola del mediterraneo.
Ciononostante Lampedusa, al giorno d’oggi, è facilmente raggiungibile: sta a noi decidere come.
Se vogliamo concederci il tempo di assaporare il distacco dalla frenesia della città, e sentirci, anche solo per un giorno, come i marinai dei tempi andati, possiamo scegliere il traghetto, o anche l’aliscafo...naviganti sì ma...moderni.
Oppure arrivare utilizzando i collegamenti aerei da Palermo e, in alta stagione anche da altri aeroporti, ed avere così un colpo d’occhio immediato, abbracciarne la bellezza dall’alto, a volo d’uccello.
Del mare di Lampedusa potremmo parlare per ore, del suo colore, dei suoi abitanti; potremmo perderci a scoprirlo in tutte le sue declinazioni.
Da quello profondo della sua sorella minore Lampione, le cui coste scendono a picco per decine di metri facendone una meta privilegiata per le immersioni, a quello antistante la spiaggia dell’isola dei Conigli, che Domenico Modugno chiamò “la piscina di Dio”, da cui, ci piace pensare, abbia tratto ispirazione per una delle sue canzoni più note “Volare” quando soggiornava nella sua casa nei pressi della famosa Isola dei Conigli.
E’ facile sentirsi ai tropici sulle spiaggie della parte meridionale dell’isola dove la costa frastagliata lascia spazio a delle calette da sogno, incastonate nella roccia.
Ed ora cominciamo il nostro giro verso la parte meridionale dell’isola.
Usciamo dal porto e dirigiamoci a ovest e incontreremo alcuni dei gioielli di Lampedusa: cominciamo con la spiaggia della Guitgia, famosa non solo per la sua bellezza ma anche per aver ospitato tante edizioni della manifestazione musicale organizzata da Claudio Baglioni “ O’Scia”, è una delle spiaggie piu’ grandi di Lampedusa.
Proseguiamo poi incontrando le sue tante calette come Cala Madonna, Cala Greca e Cala Galera; il mare della Tabaccara, che i lampedusani chiamano confidenzialmente “la piscina”, dove il verde smeraldo dell’acqua crea riflessi indescrivibili che ci preparano all’isola dei conigli, di fronte alla quale si stende l’omonima spiaggia di sabbia finissima, e poi ancora Cala Pulcino.
Ed ora fermiamoci un attimo....riprenderemo presto il nostro tour.