Lampedusa, la natura è uno spettacolo


Lampedusa, la natura è uno spettacolo

delfini a LampedusaAvvicinarsi a Lampedusa via mare è un’emozione forte: la traversata per raggiungerla dura parecchie ore ed è, di per sé, una sorta di preparazione a quanto ci aspetta. Arrivarci via cielo è una sensazione altrettanto forte; dall’alto, con un po’ di immaginazione, possiamo immaginare lei e le sue sorelle minori: Linosa e Lampione, come piccole orme, strascichi, piccole briciole sparse da un gigante frettoloso, nell’immensità del mare.
Ecco Lampedusa è anche poesia, stupore, meraviglia davanti alle sue molteplici forme di natura.
Ci sono le spiaggie, da raggiungere a piedi o via mare, tutte con la loro peculiarità; in genere sono piccole, se escludiamo quella della Guitgia e di Cala Porto N’Toni  e di Cala Madonna che sono un po’ più grandine e le più adatte a famiglie con bambini; abbiamo quelle di Cala Croce, non molto lontano dal centro abitato, due piccole spiaggie ospitate in una splendida insenatura che rivaleggia in bellezza con Cala Pisana; abbiamo poi la famosissima Spiaggia dei Conigli, habitat privilegiato per la deposizione delle uova dell’altrettanto famosa tartaruga Caretta Caretta, la sua morfolgia è particolare, la sua sabbia bianchissima ed ha vicino la grotta della Tabaccara...e che dire dell’isolotto di fronte? Ma quello è off-limits per noi umani.
Nei pressi troviamo Cala Pulcino, sabbia bianca, grotte, anfratti: non c’è certo da annoiarsi.
Ed anche Lampedusa ha la sua Cala Galera, posta come continuazione naturale di un vallone, ha fondali bassi per molti metri ed ha un fascino un po’ diverso dalle altre perchè può godere di quel poco di vegetazione mediterranea che è rimasto sull’isola.
La spiaggia di Cala Greca e quella del Mare Morto sono circondate da rocce e scogliere suggestive che consentono intriganti avventure allo scoperta degli abitanti nascosti nei suoi anfratti
Ma il mare di Lampedusa, ovviamente, continua sotto il pelo dell’acqua con alcuni spot consigliati per immersioni o semplice snorkeling perchè i suoi fondali non hanno nulla da invidiare ai tropici per ricchezza di pesci e di flora: andiamo dai nove metri circa di Punta Parrino, con le sue praterie di poseidonia, a Tacco Vecchio: il suo fondale sabbioso a circa otto metri di profondità, nasconde, fra grossi massi, l’entrata di una grotta suggestiva. Punta Cappellone ha nel digradare a terrazze del suo fondale verso il largo, la sua caratteristica e, se abbiamo voglia di allontanarci un poco possiamo arrivare sino alla Secca di Levante il cui fondale, sui venti metri, si apre in fenditure e tane in cui trovano ospitalità parecchie specie.
Chiudiamo la nostra carrellata con la Madonna del Mare, una statua posta a quindici metri di profondità circa, davanti all’isola  dei Conigli fu donata da un sub come sorta di ex voto molto suggestivo.
Le opportunità  che offrire Lampedusa, sopra e sotto il mare, sono quindi molteplici come le realtà professionali che ci potranno accompagnare a goderle.